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Servizio Elettrico Nazionale : aggiornamento 2021

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Dal gennaio del 2017 “Enel Servizio Elettrico” ha cambiato nome diventando “Enel Servizio Elettrico Nazionale”. Con il nome naturalmente è cambiato il marchio aziendale, quello presente anche sulle bollette. Apparentemente nulla di clamoroso, ma questo cambiamento non è dovuto ad una scelta di marketing ma ad una scelta dell’ “Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico”. Successivamente a queste decisioni ne sono state intraprese altre che porteranno al distacco definitivo entro gennaio 2018.

Che cosa è L’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico

L’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico (Aeegsi) è un organismo indipendente, istituito con la legge del 14 novembre 1995, n. 481 e ha lo scopo di tutelare gli interessi del consumatore. Lavorano per salvaguardare la qualità dei servizi di energia elettrica, di gas e del sistema idrico offerti dalle compagnie e possono fare annualmente delle segnalazioni o proposte al Parlamento e al Governo. 

Le sue competenze principali :

  • consapevolizzare e informare i consumatori
  • stabilire le tariffe
  • assicurare trasparenza
  • promuovere la concorrenza
  • definisce i livelli minimi di qualità
  • promuove l’efficienza ed il risparmio energetico
  • ogni tre mesi aggiorna i prezzi del mercato del Servizio Elettrico Nazionale
  • monitorizzare e vigilare
  • emette sanzioni

Cosa sta succedendo con Enel

In verità quello a cui assistiamo oggi è una progressiva liberalizzazione del mercato dell’energia e vuol dire una maggiore concorrenza per chi fornisce e una maggiore scelta per chi si rifornisce. Già nel 1999 con il Decreto Bersani c’è stata l’effettiva liberazione del mercato elettrico che ha portato la separazione dell’Enel in tre società distinte

  • Enel Produzione, dedicata alla produzione di energia elettrica. Secondo il Decreto Bersani può produrre massimo il 50% dell’energia prodotta nel territorio nazionale
  • Enel Distribuzione, dedicata alla distribuzione dell’energia elettrica sul territorio nazionale, l’ultimo tratto, quello destinato all’utenza (la consegna).
  • Terna, dedicata alla distribuzione di energia elettrica nel territorio nazionale, la rete ad alta tensione

Anche se operavano in simbiosi, a tutti gli effetti erano tre società diverse.  Ad oggi “Enel distribuzione” la conosciamo come “e-distribuzione”, dove parte il “Servizio Elettrico Nazionale” per il servizio di maggior tutela e “Enel Energia” per il mercato libero.

Cosa è successo nel gennaio 2017 ad Enel Servizio Elettrico

Nel gennaio 2017 Enel servizio elettrico S.P.A. ha cambiato la propria denominazione in seguito alla Delibera 296/2015/R/COM dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico il quale ha imposto che le società dei gruppi energetici debbano avere un marchio ben distinto per non confondere il consumatore. Da li ad un anno le cose sono cambiate ulteriormente.

Cosa succederà a gennaio 2018 al Servizio Elettrico Nazionale

Nel gennaio del 2018 sarà abolito il servizio di maggior tutela per luce e gas e la Aeegsi non aggiornerà più i prezzi dei servizi. Per come lo conosciamo Enel Servizio Elettrico Nazionale cesserà di esistere e saranno presenti solo opzioni di mercato libero. Questo è quanto stabilito dal Disegno Di Legge Concorrenza (DDL Concorrenza) del 15 agosto 2017, il quale ha trovato disaccordi da parte della stessa Aeegsi e dalle associazioni dei consumatori. Quello che si teme è una lievitazione dei prezzi a discapito del consumatore, il quale sceglierà l’offerta attualmente più vantaggiosa in un mercato che offre prezzi svantaggiosi.

Per non rischiare di trovarti recapitata una bolletta che non ti piace, dovrai decidere adesso di spostarti verso un altro gestore, altrimenti lo farà qualcun altro per te. Infatti se a gennaio avrai un contratto con il servizio nazionale sarai automaticamente assegnato a quel gestore che ha vinto l’appalto nel tuo comune.

Questo è un periodo di grande cambiamento per l’energia, si sta ripetendo quello che è successo con le reti telefoniche dopo la liberalizzazione. Consulta sempre bene i contratti che stai per firmare e scegli la taglia commerciale più giusta per i tuoi consumi.

Aggiornamento 2018

Slitta la decisione di abolire il servizio di maggior tutela scaturita dalla riunione governo-maggioranza sul Ddl Concorrenza. A quanto pare è stata rinviata a luglio 2019.

Aggiornamento 2019 e previsione

Il servizio elettrico nazionale sta per affrontare un periodo di forte instabilità poiché si sta preparando a migrare verso un nuovo tipo di regolamentazione. La riforma recente in questo settore è stata concepita, almeno nelle intenzioni, per essere una forte leva nel portare ad una liberalizzazione estrema del mercato dell’energia elettrica. Ciò dovrebbe quindi indurre una maggiore concorrenza tra le tante compagnie attualmente presenti, è possibile a questo punto che ne nasceranno molte altre, con un presumibile abbassamento dei prezzi delle tariffe. Uno dei problemi che sta portando questa nuova legislazione sta nel fatto, come accennato in precedenza, che questa legge sta ottenendo pesanti ritardi sul rollino di marcia perché doveva essere già in vigore mentre, ad oggi, si stima che la nuova regolamentazione non arriverà prima della metà dell’estate del 2019. Ad ora comunque non c’è certezza su nulla quindi non si può far altro che attendere.

Quali sono le novità che saranno introdotte dalla nuova regolamentazione del servizio elettrico nazionale?

Con la legge 4 agosto 2017 n. 124 “Legge annuale per il mercato e la concorrenza” si è deciso di abbattere l’attuale sistema del mercato energetico regolato dal luglio del 2019. L’ARERA riguardo l’energia elettrica ed il gas per i clienti privati. Forse non tutti sanno che ci troviamo già in un mercato libero, quindi volendo è possibile passare da una compagnia all’altra senza alcun problema. Puoi quindi accedere alle numerosissime offerte delle compagnie elettriche e scegliere quella che è più in linea con le proprie necessità. Al momento scegliere una compagnia che non sia il servizio elettrico nazionale è facoltativo, ma presto diventerà un obbligo per tutti gli utenti e succederà quando entrerà a regime la legge n. 124.

Cos’è l’ARERA e di cosa si occupa

La legge in oggetto è abbastanza articolata e non porta solo alla liberalizzazione del mercato, ma anche alla continuità con l’ARERA (Autorità di Regolazione per l’Energia, le Reti e l’Ambiente), che si occupa di molte operazioni di controllo non solo per ciò che concerne il prezzo dell’energia, ma anche riguardo allo stato dell’infrastruttura stessa, con l’ausilio della Guardia di Finanza ed altri organismi. Nello specifico qui di seguito vi sono segnalati alcuni tra i più importanti campi d’impiego dell’agenzia:

• gli incentivi alle fonti rinnovabili;
• l’accesso alla rete elettrica;
• l’impatto ambientale;
• le tariffe;
• il livello di qualità del servizio;
• il costo per l’acceso alla rete di fornitura di luce e gas.

Inoltre si occupa di controllare che le pubblicità siano veritiere e nello stesso tempo si occupa di promuovere un uso più responsabile dell’energia elettrica, determinando inoltre il prezzo agli utenti per l’allaccio alla rete elettrica. Questa autorità infine ha la possibilità di interagire con le più alte cariche dello Stato, ovvero il Parlamento ed il Governo. Dal 2018 inoltre sono presenti le offerte PLACET che rappresentano un’ottima opportunità, perché sono tariffe molto convenienti, ma con tutte le sicurezze che solo con il lavoro svolto da questa agenzia è possibile ottenere. Quindi ci aiuta a risparmiare senza rischiare di incappare in raggiri di qualsiasi tipo.

La legge n 124 sul servizio elettrico nazionale sta avendo altri ritardi

Questa legge ha avuto notevoli ritardi andando a creare aspettative nei confronti dei clienti che naturalmente agognano di arrivare ad una bolletta meno cara. In un primo momento si era parlato del 1 luglio 2018 poi è slittata al primo luglio 2019, ed infine al primo luglio 2020. Sebbene questi rinvii possono esser visti come ritardi un altro modo di vedere la cosa è che alcune novità saranno rilasciate presto (per luglio 2019), mentre altre sono in vigore già da quest’anno. Sarà quindi un passaggio graduale, un assestamento lento che agevola indubbiamente la gestione della rete elettrica e della clientela. Una volta che arriverà la legge nella sua interezza, non ci dovrebbero essere scossoni. Per concludere è bene ricordare che l’ARERA garantirà la fornitura della corrente elettrica e del gas anche a chi non avrà al primo luglio del 2020 una fornitura del mercato libero.

Aggiornamento 2021

Ricevete telefonate da parte di varie aziende operanti nell’energia che con una certa urgenza vi esortano, se ancora non l’avete fatto, ad entrare nel mercato libero? Consulenti di vari fornitori energetici vi spronano a cambiare compagnia allettandovi con prezzi stracciati di gas e luce? Non è facile districarsi in questa giungla di offerte tutte apparentemente vantaggiose e c’è il rischio di trovarsi di fronte a vere e proprie fregature.
Prima di prendere una decisione è opportuno quindi informarsi bene sull’argomento.
Dal 2003, grazie alla liberalizzazione introdotta dall’ Unione Europea, in Italia è possibile acquistare energia elettrica e gas naturale, ad uso domestico, scegliendo tra le compagnie del mercato libero dell’energia valutando l’offerta ritenuta più conveniente in base alle proprie esigenze. Nel mercato libero le tariffe contrattuali sono stabilite dalle aziende e dagli operatori autorizzati che agiscono in concorrenza e riguardano principalmente la fornitura della materia prima mentre i costi di gestione relativi agli allacci alla rete e al contatore restano fissi per tutte le compagnie. Come già scritto più dettagliatamente nel precedente articolo da almeno vent’anni assistiamo ad una progressiva liberalizzazione del mercato dell’energia che porterà alla definitiva chiusura del servizio di tutela o mercato tutelato che attualmente offre le tariffe e gli aggiornamenti contrattuali su base trimestrale a seconda delle oscillazioni del costo della materia prima sul mercato e sono regolamentate dallo Stato tramite l’ARERA ( Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Il mercato di tutela è stato ideato appositamente per tutelare il cittadino da impennate di prezzo e speculazioni.
Ad oggi è ancora possibile rimanere nel mercato di tutela, recentemente una ulteriore proroga stabilita dall’ ultimo decreto ministeriale all’ emendamento milleproroghe ha spostato al gennaio del 2023 la cessazione di tutte le società operanti nel mercato tutelato.
Solo dal primo gennaio 2023 per le famiglie e le piccole imprese sarà dunque  obbligatorio il passaggio nel mercato libero dell’energia. Solamente le PMI (piccole medie imprese) aventi un fatturato annuo compreso tra 2 e 10 milioni di euro con 10/50 dipendenti, o con una potenza di prelievo superiore a 15 kilowatt sono obbligate al passaggio nel mercato libero già dal gennaio 2021.
Naturalmente il passaggio nel mercato libero è totalmente gratuito e non vi saranno assolutamente interruzioni di servizio; i tempi di attivazione possono oscillare da due settimane circa a due mesi.
 È importante, per una scelta consapevole, comparare le tariffe perché sono proprio tante le compagnie che operano nel settore e offrono i prezzi più disparati, proprio per questo è utile sapere che potete visitare on-line il portale offerte ARERA creato appositamente dall’autorità garante.
Prestate dunque molta attenzione e soprattutto quando vi telefonano evitate di rispondere direttamente SI alle domande che vi pongono perché potreste avere dall’altro capo del telefono un fornitore poco onesto o diverso da quello che pensate e aderire inconsapevolmente ad un contratto o ad una modifica contrattuale che non volevate. Per essere sicuri chiedete sempre da quale  sede vi chiamano e se è possibile avere un appuntamento in loco. Nel dubbio rimanete nel servizio elettrico nazionale del mercato di tutela, tanto non chiuderà così presto e quando avverrà  sarete chiamati a scegliere la vostra azienda di fiducia e solo se non  esprimerete una scelta verrete assorbiti dal fornitore vincitore della gara d’appalto.